quinta-feira, julho 05, 2007

risveglio

dormo,
vorrei dormire
ma una brezza color ambra
del sapore delle onde del mare
e dei fiori del mio giardino
mi spinge,
mi sfianca.
si insinua dovunque
mi costringe a coprirmi
a scappare
ad alzarmi.

Resisto finchè posso.
poi cedo la mia volontà alla sua.
Cado dal letto
mi fermo e mi metto gli occhiali.
è tardi ma non troppo
e la stanza è tappezzata di luce
opaca e incostante.
bella e protettiva
come il grembo materno.
se non fosse per questa brezza.

Inizio a camminare verso la cucina,
verso il mio risveglio abituale:
il caffè.
la tavola è apparecchiata con molte cose buone.
tipiche della mia terra, della mia casa, della mia mamma.
leggo un foglietto, ma un suono
che mi seguiva da un pò mi distrae
non riesco a capire
tenero
sottile
infelice
come se bussasse alla porta
per entrare
per un pò di compagnia.
Ecco cos'è
ricordi dalla grecia
un pendaglio sonante sfottuto dal vento
che cerca la sua pace.

poi ad un tratto un ricordo:
il mare
dov'è
come ho potuto dimenticarlo
maledetto vento!
ah eccolo
dietro il sonaglio si estende lui potente
che combatte contro il vento
o che lo asseconda
tempestato di creste bianche
un attimo, vado a vederlo meglio...

col mio caffè gocciolante
mi sporgo dalla finestra
e lì lo osservo in tutta la sua bellezza.
e solo allora capisco cosa il vento volesse da me
non farmi dimenticare
non farmi passare questo splendido attimo
accarezzarmi come un tempo
mentre guardo il mare
miei compagni da sempre
e questa casa
la mia unica casa.

continuo a camminare a piedi nudi
in mutande
sul caldo legno e mi sento bene
ho voglia di scrivere.

Sem comentários: