domingo, fevereiro 07, 2010

La vita, questa.

feccia, feccia.
il mondo si accartoccia sotto i miei piedi.
grido, urlo,
la mia voce senza suoni
non riesce ad arrivare.
Allora mi dimeno, tento di strisciare, di avvinghiarmi
all'unica idea possibile di salvezza.
In caduta libera mi sento
oppressa
calda
vibrante.
Mi sento scuotere dentro come budella al sole
mi accascio senza più forze
in attesa di un bacio salvifico
o almeno un abbraccio
una carezza
gentile
amorevole, calda.
Tendo alla mia vita come un suono
che si protrae nel silenzio
tendo ad essa perché non posso farne a meno,
perché è mia
e sola.
La vita,
questa.