sperando in un aiuto divino,
quinta-feira, julho 19, 2007
AAA cercasi passaggio o passeggero
sperando in un aiuto divino,
terça-feira, julho 17, 2007
3 paia di mutande sono poche, ma nell punto non c'è spazio!!
"Quel gran genio del mio amico lui saprebbe cosa fare, lui saprebbe come aggiustare con un cacciavite in mano fa miracoli. Ti regolerebbe il minimo alzandolo un po' e non picchieresti in
testa così forte no e potresti ripartire certamente non volare ma viaggiare.
Sм viaggiare evitando le buche piщ dure, senza per questo cadere nelle tue paure gentilmente senza fumo con amore dolcemente viaggiare rallentare per oi accelerare con un ritmo fluente di vita nel cuore gentilmente senza strappi al motore. E tornare a viaggiare e di notte con i fari illuminare chiaramente la strada per saper dove andare . Con coraggio gentilmente, gentilmente dolcemente
viaggiare. Quel gran genio del mio amico, con le mani
sporche d'olio capirebbemolto meglio; meglio certo di buttare, riparare
Pulirebbe forse il filtro soffiandoci un po' scinderesti poi la gente quella
chiara dalla no e potresti ripartire certamente non volare ma viaggiare.Si viaggiare..."
sarà un lungo e delirante viaggio, ma io già mi sto organizzano. Tipo quando si andava in gita a scuola, l'attesa era così opprimente che già 2 mesi prima facevi col tuo compagno di banco/migliore amico la lista delle cose da portare: mutande calzini phon bagnoschiuma da dividere ecc... io mi sto comportando così forse perchè ho voglia di staccare e non pensare ai mille esami da dare, e alla depressione che cala ogni giorno di più.
P.S. cmq manca il quarto uomo e abbiamo iniziato a fare i provini. Idoneo Non idoneo.ora sono troppo stanca voglio andare a dormire, poi dirò più particolari.buonanotte a tutti.
segunda-feira, julho 16, 2007
eccoli lì, li ho visti!!!
sábado, julho 14, 2007
panini
segunda-feira, julho 09, 2007
info...
quinta-feira, julho 05, 2007
risveglio
vorrei dormire
ma una brezza color ambra
del sapore delle onde del mare
e dei fiori del mio giardino
mi spinge,
mi sfianca.
si insinua dovunque
mi costringe a coprirmi
a scappare
ad alzarmi.
Resisto finchè posso.
poi cedo la mia volontà alla sua.
Cado dal letto
mi fermo e mi metto gli occhiali.
è tardi ma non troppo
e la stanza è tappezzata di luce
opaca e incostante.
bella e protettiva
come il grembo materno.
se non fosse per questa brezza.
Inizio a camminare verso la cucina,
verso il mio risveglio abituale:
il caffè.
la tavola è apparecchiata con molte cose buone.
tipiche della mia terra, della mia casa, della mia mamma.
leggo un foglietto, ma un suono
che mi seguiva da un pò mi distrae
non riesco a capire
tenero
sottile
infelice
come se bussasse alla porta
per entrare
per un pò di compagnia.
Ecco cos'è
ricordi dalla grecia
un pendaglio sonante sfottuto dal vento
che cerca la sua pace.
poi ad un tratto un ricordo:
il mare
dov'è
come ho potuto dimenticarlo
maledetto vento!
ah eccolo
dietro il sonaglio si estende lui potente
che combatte contro il vento
o che lo asseconda
tempestato di creste bianche
un attimo, vado a vederlo meglio...
col mio caffè gocciolante
mi sporgo dalla finestra
e lì lo osservo in tutta la sua bellezza.
e solo allora capisco cosa il vento volesse da me
non farmi dimenticare
non farmi passare questo splendido attimo
accarezzarmi come un tempo
mentre guardo il mare
miei compagni da sempre
e questa casa
la mia unica casa.
continuo a camminare a piedi nudi
in mutande
sul caldo legno e mi sento bene
ho voglia di scrivere.