terça-feira, janeiro 03, 2012

sono tornata.

segunda-feira, abril 18, 2011

uno.

cazzo. cazzo. nessuna concentrazione. neanche a pagarla. pagherei lo giuro. quanto basta. ma la testa vaga, e non riesco a fermarla. famelica di emozioni, di sensazioni. alla ricerca continua di un'ebrezza, anche nella cosa più piccola più ingenua, più insignificante. come se i sensi fossero moltiplicati. come se ogni respiro, soffio di vento odore catturasse la mia attenzione. e mi giro mi volto per carpire ogni attimo. per non sprecare nulla, per cogliere tutto. anche quello che non esiste. forse due braccia basterebbero a placarmi. almeno per un attimo. quanto basta per poter sentire un solo odore, un solo sapore, una sola emozione e nient'altro.

sexta-feira, fevereiro 18, 2011

Ho necessità di emozionarmi. forse sono una drogata. Di sentire, di vivere, di sentirmi viva.

domingo, setembro 26, 2010

frammenti scordinati e incompleti

Oggi sono tornata a casa presto. Una settimana densa è stata questa. Piena di emozioni, provante ma allo stesso tempo utile. Si, utile perché anche soffrire un pò, fa crescere. Anzi soprattutto. E la prossima sarà ancora più frenetica. La mia vita sta cambiando, e ho dovuto rendermene conto in 3 giorni, dovrei dire grazie a chi mi ha indotto a farlo, nonostante tutto. Una vita nuova, diversa, esperienze che mi attendono, alcune che ho perso, amori nuovi in attesa, o forse finiti. La ridefinizione della propria esistenza è cosa difficile, almeno per me. Per me che difficilmente riesco a concentrarmi su me stessa. Gli altri vengono sempre prima. Ma questi giorni mi sono serviti a fare proprio questo. Vorrei averle potute spiegare queste cose, arrivo tardi a capire, ma ci arrivo. E sto accorciando decisamente i tempi. Avrei voluto condividerle, ora.
Ma forse devo dire solo grazie e a presto.

quinta-feira, setembro 16, 2010

Le prugne di qualcun altro


Stamattina mi sono svegliata con un gran "malditesta" (tutto attaccato rende meglio l'idea), ricordi frammentati di sogni assurdi, la bocca impastata dalle troppe sigarette fumate ieri (già da questo avrei dovuto capire il mio stato della giornata), la ciccatrice sotto il labbro infiammata dopo anni di taciturna convivenza. Attorno a me bicchieri di vino, residui di sushi, bottiglie, una gran confusione.
Come al solito mi alzo, cerco di domare i capelli e vado in bagno, poi in cucina a preparare un sano caffè. Mentre aspetto torno in stanza, apro la finestra, accendo il computer, sotterrato da un delirio di fogli e altre cose. Quando mi siedo, mi giro verso destra (intanto ero già andata a prendere il caffè e versato nella mia tazzina spessa) e nel tentativo di prendere la tazzina così desiderata il mio sguardo si posa su una ciotola beije (non so se scriva così lo ammetto). Bella, lucida, con qualcosa al suo interno, viola, piccolo, tranquillo. Le susine. Le avrei fotografate. Ma non c'ho pensato due volte e che una di loro era già nella mia bocca. E lì che mi sono ricordata. Per Chi le avevo comprate, Chi le stava mangiando al mio posto ieri, Chi le aveva lasciate lì. E mi sono sentita davvero di merda. Anzi questo è stato un millesimo di secondo dopo. Devo dire che le ho mangiate con gusto, mentre mi sentivo di merda. E più me ne mangiavo più i ricordi della sera prima riaffioravano con forza, a spintoni, con rabbia.
Finito il caffè, ho sistemato un pò dei residui cibari intorno a me. Sono andata in bagno e mi sono detta: "Quanto sei cogliona!"
Ora mi trovo qui a scrivere, con il posacenere a forma di pesce davanti a me pieno di cicche di sigarette e noccioli di prugne, le gambe che mi fanno male, un delirio di cose da fare, una voglia e una certezza: amo.

terça-feira, agosto 03, 2010

una nuova avventura...

mezzanotte, preparo una valigia per un viaggio che inizierà solo la settimana prossima, ma stasera ho capito, ho sentito, che una nuova avventura è appena iniziata, un nuovo viaggio con me stessa col mondo con altre persone. La mia vita potrebbe cambiare o forse è già cambiata o potrebbe non cambiare affatto. E' come (vi ricordate!) quelle storie dei Topolino, da leggere e di cui scegliere il finale, seguendo ogni volta una strada diversa. Non ho mai capito con quale razionalità si scegliesse la prima, poi la seconda e così via. Per un colore più acceso del disegno, o un particolare attraente, una tenebrosa aspettativa, o per caso... Così è la mia vita. Non ho mai capito, e me ne stupisco ogni volta, con quanta facilità possa cambiare la mia strada a seconda di un incontro, un incontro mancato, un'occasione di viaggio persa, un'altra trovata, una bella luna una sera davanti una birra, un numero telefonico ritrovato, una curiosità riaccesa, uno sguardo che invoglia, o solo per caso...
Io non credo nel destino, o in nessun altra possibilità di provvidenza divina, credo troppo negli uomini e nella loro forza di determinare la propria vita nel bene e nel male, ma a volte mi sembra come se gli eventi, uno dopo l'altro, benché veramente per casualità o incidenza, sembrino uno il susseguirsi dell'altro, uno funzionale all'altro in una maniera così naturale da essere inspiegabile... Cinque anni fa mi è già successo ed è stato l'inizio di un'avventura fantastica, un pezzo di vita che non dimenticherò mai, ma ora un altro sassolino è caduto e come una valanga sta crescendo, travolgendomi, confondendomi. Non pensavo mi sarebbe successo, di nuovo, e sono a dir poco spaventata. Ma la gioia che ho trovato nelle persone che mi circondano mi ha convinto che è ora di riprendere in mano le redini di quella valanga, domarla, ma seguendo il suo naturale percorso, vedendo dove stavolta mi porterà.
Ora un vento fresco entra dalla finestra, e mi sento libera.
Penso sarà un bel viaggio.

domingo, abril 18, 2010

SPINOSA LIBERTA'

Mi accorgo che è davveo tutto lì.
Ritrovare se stessi.
O meglio riscoprire il piacere di essere se stessi. Ecco cosa ho fatto questi due giorni. Sono partita con l'idea di dedicarmi solo due giorni di tranquillità, a me stessa, pausa nella frenesia e nella routine di tutti i giorni. In fondo in fondo però speravo di ritrovare qualcosa di perso, ma di cui mi ero dimenticata anche il nome.
No c'è voluto molto, solo abbattere i pregiudizi, qualsiasi fossero. Anche su me stessa. Ho riscoperto ciò che avevo dimenticato. Conoscere nuove persone, le loro storie, lo stare insieme e condividere anche il lavoro, come quasi fosse una forma di partecipazione e di condivisione che abbia una forma terapeutica, catartica su di me. Mi fa allontanare i pensieri. Mi fa star bene. Poi la natura, l'aria pulita, la campagna fanno il resto. Senza dimenticare le emozioni di mettere a nudo paure, sogni, lati nascosti e sensibili, per capire te stesso e chi hai di fronte.
Insomma voto assolutamente positivo, al di fuori di ogni aspettativa, di cui da tempo forse aspettavo di riassaggire il gusto, ma non sapevo di preciso cosa cercare.
Spero di avere la forza di andare a vanti e di non ri-dimenticare, anzi di continuare a seguir ciò che sono, senza tarparmi le ali prima anche solo di pensare ad un'avventura o a qualsiasi cosa. Forse così potrò ritrovarmi. E forse farmi di nuovo visibile a chi da tempo non riesce più a trovarmi.

domingo, fevereiro 07, 2010

La vita, questa.

feccia, feccia.
il mondo si accartoccia sotto i miei piedi.
grido, urlo,
la mia voce senza suoni
non riesce ad arrivare.
Allora mi dimeno, tento di strisciare, di avvinghiarmi
all'unica idea possibile di salvezza.
In caduta libera mi sento
oppressa
calda
vibrante.
Mi sento scuotere dentro come budella al sole
mi accascio senza più forze
in attesa di un bacio salvifico
o almeno un abbraccio
una carezza
gentile
amorevole, calda.
Tendo alla mia vita come un suono
che si protrae nel silenzio
tendo ad essa perché non posso farne a meno,
perché è mia
e sola.
La vita,
questa.

sábado, janeiro 30, 2010

nessuno deve fare una tinta?


chi se sia stato un semplice errore o forse un lapsus della mia mente...digitare la mia mail non libero.it ma libera.it.

Lapsus froidiano direbbero molti, conoscendo le peripezie di questi mesi da impegni presi doveri lavori esami lavatrici da fare e non fatte (per fortuna il dentista ha finito il suo sporco lavoro) colpi al cuore (sapete quando scopri che i tuoi conquilini si sono spostai a tua insaputa è un colpo duro...gli ho detto "almeno per lutti nascite lauree e matrimoni mettete una cazzo di post sul frigo non potete fare così, se Francesca muore(l'altra conquilina) mi avvisate dopo tre mesi??) estetista da affrontere parrucchiere che ti ha come al solito fatto una cosa che non volevi...a me capita sempre non so a voi! mostra di darwin da vedere col fratellino di 4 anni scarpe nuove da comprare tinta ai capelli da fare alla madre nonna da andare a trovare un ragazzo con cui trovare il tempo di parlare (per non parlare di un natale in mezzo) primarie da andare a votare

e in tutto questo come pensate che io possa trovare del tempo per me?


Quel tempo importantissimo per se stessi, per renderci speciali agli altri, per crescere, per riempire l'amata bottiglia da versare nei bicchieri altrui... da un pò di tempo il mio vino si è fatto aceto e mi sfugge dalle mani la possibilità di farne dell'altro...

Maledetto tempo. Lo odio. Non basta mai per nulla, mai.

O forse sono io che non basto che eccedo, che pretendo troppo da me e non riesco poi ad ottenere quello che voglio.

Che poi non è neanche vero... però vorrei di più, o almeno quanto basta per sentirmi soddisfatta di me stessa, o quanto meno soddisfare l'unica persona che non riesco a soddisfare.

Forse è questo l'unico problema o forse è la mia ascendente sicurezza di questi tempi, la precarietà della mia vita.

Ora devo andare come al solito c'è un treno che mi aspetta, anzi che non mi aspetta.


P.S: niente martellata don't worry baol!!

quinta-feira, novembro 12, 2009

Molti dicono che le migliori menti crescano nel dolore, nel disagio. Beh potrà sembrarvi strano ma dopo mesi di assenza ho ricominciato a scrivere: dopo una terribile seduta dal dentista.
La mia prima volta, la mia prima anestesia, a cui si sono aggiunte altre due sue amiche.
E poi mi sentivo da un'altra parte, pensavo alle cose da fare, guardavo il soffitto... completalmente stonatae rilassata (mentalmente perchè fisicamente avevo i muscoli del collo tesi più che mai, la saliva che eccedeva a causa di una povera apprendista dentista un pò distratta, della roba pelosa in bocca, vari tubi in bocca, e una roba che mi apriva la bocca tipo il silenzio degli innocenti (detto dal dentista è roba forte, pensate mi ha fato pure una foto!!!)).
Alla fine sono uscita dal dentista che mi sentivo Bossi con una mezza paralisi alla faccia e una fame da lupi da non poter soddisfare per non fare la fine "di un vecchio con l'ictus" (parole del mio dentista).
Prossima settina prossimo appuntamento.
e forse prossimo post?a meno di altri momenti dolorosi!!!

sexta-feira, agosto 14, 2009


URGENTE BISOGNO DI FOLLIA.

AMELIE NOTHOMB E' LA GIUSTA SOLUZIONE.

sexta-feira, junho 20, 2008

Persepolis.


IL PREZZO DEL VELO.

sexta-feira, março 14, 2008

papaveri e papere.




ah, da quanto tempo...
l'ultimo post era del primo di questo nuovo anno.
forse il tempo sempre buio, il cielo grigio mi ha rintanato un pò, o forse ho passato più tempo ad occupare il mio poco tempo libero di vita a volte tralasciata.
Forse avevo più necessità di carne viva.

un bel sole primaverile mi saluta e mi aspetta fuori dalla mia casa. Qui in questa città (quella in cui ormai non abito più) sembra che il tempo si fermi, che l'unica cosa esistente sia il sole il mare il vento le pietre color panna i colori del cielo. il telefono per tenermi in contatto con il mondo e la mia altra metà.
ho voglia di comprarmi una nuova (vecchia bicicletta) con cui tagliare il vento e inoltrarmi nella città vecchia visitare le rive del mare. Poi finalmente finito il mio caro Proust posso addentrarmi in una fantastica letteratura belga-francese-giapponese, decisamente perfetta con questa atmosfera da cittadina abbandonata non scalfita dal mondo moderno (o forse questa è la parte che voglio vedere, o più che altro come io la vivo).

insomma vado per comprare questa fantastica bici e non c'era...
uffa ne avrei avuto proprio un gran bisogno(spirituale), ma proprio non c'era.
>
lunedì così tardi!!per quel giorno la mia vacanza post esame post stress arà già finita e addio passeggiate canticchiando sotto il sole.
porca vacca.
vabè mi accontenterò di Ameliè Nothomb.

terça-feira, janeiro 01, 2008

una tazza di caffè per digerire un pò.


mi mancano decisamene le parole in questo periodo.

quando la mia mente è piena, vorticante di pensieri divento dislessica. Le parole mi scivolano. non riesco ad afferrarle.


Ma mi sento felice. si prospetta un anno intenso, anche l'oroscopo lo dice.

il cuore è leggero pieno d'amore e serenità.

un capodanno passato in allegrezza, ma strano. per la prima volta dopo tanto tempo mi sono sentita appartenente ad una città. e ne sono felice. forse ha aiutato anche l'essere andata allo stadio per la prima volta e partecipare a un emozione collettiva di questa città.

queste vacanze sono state più piene e stancanti che mai, proprio perchè dedicate alle persone agli amici che ti stanno accanto spesso trascurati.


e poi il cibo in abbondanza, le nottate le risate.

sono provata da questi giorni. fisicamente e mentalmente.

ma serena. E' un dato fondamentale.


e poi già si pensa al prossimo viaggio, ma anche agli esami incombenti al tempo che manca, alle montagne di libri da leggere appena comprati che non vedi l'ora di iniziare...

la casa da pulire la mente da mettere in ordine i doveri da rispettare, le telefonate da fare...

uff...già sono stanca e con la pancia piena (condizione permanente dal 24 mattina).


vi lasci così con un piccolo inventario e degli spunti per i vostri buoni propositi per quest'anno (a meno che le stelle non siano proprio incazzate con voi!!!)

terça-feira, dezembro 18, 2007

allegra e confusa.





sono un pò confusa in questo periodo. e come sei in me avessi una tempesta, onde che si scontrano contro gli scogli, perennemente sospesa tra l'allegria la serenità ebete e la sonnolenza.



avrei voglia diur lare e ridere ad alta voce, ma ridere forte fino a perdere fiato



abbracciare le persone nuove e vecchie a me vicine, e stringere.





sarà perchè non ho scadenze che impegnano il mio cervello e gli danno un ordine, rimmergendosi nel caos totale di cui sono vittima ma anche fiera. sarà che ora devo gestire le mie giornate senza appuntamenti e cose da fare, nuove relazioni da coltivare, e mi sono accorta che riaffacciandomi alla vita delle relazioni con la volontà di approfondirle come un tempo facevo sono veramente migliaia, e non so seriuscirò a gestirle tutte.





ecco sperduta. da dove incomincio? è la domanda fatale che mi affligge in questi giorni. mille cose lasiate in sospeso...da dover riprendere.





ho iniziato dal riprendere a leggere in casa su una sedia vicino alla finistra e sul divano.


ma una piccola e primissma cosa. vedremo le altre come andranno.





poi ora c'è l'affanno e la confusione delle feste natalizie che mi stremano terribilmente.





fare i regali poi è per me un problema, ma che mi rende felice. semplicemente perchè il regalo deve essere perfetto, se no meglio non farlo. e per fare un regalo perfetto devi conoscere bene il ricevente, la sua quotidianeità ecc. e così si torna al punto di partenza. le mie relazioni con il mondo.




comunque ho voglia di ridere, ridere forte, almeno cancello l'affanno.






terça-feira, dezembro 04, 2007

bambini non guardate: il natale è cosa per grandi.


Eccolo

è arrivato...

ma no non lui, è troppo magro...

ma quelle cosa sono??

o mio dio!!Babbo natale si è trasformato in un Pupa natale, per augurarvi un sexy natale!

Ma quando è successa questa trasformazione?ai bambini piaceràlo stesso? tette reggicalze e pose provocanti?

ormai è questo quello che del natale si percepisce: diventate bombe sexy come regalo per i vostri mariti.

e se non potete permettervelo....non ci frega nulla.

UN BUON PROSSIMO NATALE A TUTTI (aspettando che il carbone ce lo porti una coniglietta di playboy).

sexta-feira, novembro 30, 2007

Bertolt Brecht insegna.

e un altro giorno arriva...
Buongiorno signori e signore!
ma il mio mare dov'è? dove sono i panni stesi che si muovono al vento? le onde che si infrangono per la tramontana? l'azzurro del cielo e del mare?la mia finestra da cui poter vedere il sole?

sono lontani, nella mia casa altrove...i miei fiori le mie piante i miei raggi di sole al mattino...

ho voglia di tornare a casa per tutto questo, ma qui ho tanto altro... e allora?che si fa?
aggiustola mia bicicletta e vado sul mare un pò più lontano un pò più nero.
ma va bene così.
la mia prossima vita nella mia prossima casa forse col mio uomo con un cane con i fiori e un pò di mare dalla finestra.
A presto.

sábado, novembro 24, 2007

non lasciate che la polvere vi seppelisca.


da tempo non scrivo e non leggo questo blog, il mio. non ho avuto un attimo di tempo, e poi mi piace talmente tanto quella foto, l'ultima che avri voluta lasciarla lì.

cmq il tempo è passato e io sono distrutta dalle mille cose da fare. la mia camera purtroppo a preso una la strada del non ritornoepenso che tra un pò prenderò qualche malattia.

o quantomeno un'intolleranza alla polvere.

sono stanca ed è tardi quindi vi lascio con quest'immagine, che mi ritrae un pò sempre al vento avanti e dietro col suo ombrello rotto. vi lascio così, al vento.

quinta-feira, novembro 08, 2007

l'azzurro freddo.


cari lettori,

il freddo è arrivato qui nel sud, col suo vento gelido all'ombra e il caldo infuocante al sole.


A molti l'arrivo dell'autunno è motivo di tristezza, per me quando arriva il freddo significa che il nuovo anno è davvero iniziato. Capisco che qualcuno potrà dire "ma non sta finendo l'anno?".

Purtroppo per noi universitari non è così e alla fine ti fai l'abitudine!

Comunque l'anno è iniziato, Natale è alle porte, e io sono felice. (non per il natale si intende)

Ah che bello. sempre più indaffarati con lunghi sciarponi e i miei fantastici cappelli fuori, e dentro rigorosamente vestita da befana con annessi pantaloni dentro i calzettoni (con sommo piacere del mio amato). Il disordine fronteggiato fino a qualche settimana fa a preso il suo sopravvento, riprendendo il suo solito corso (montagne di vestiti su qualsiasi superfice piana, specie sedie che per il peso cadono, pile di giornali letti e non a terra a coltivare balle di polvere, fogli e oggetti sparsi proporzionati alla lunghezza e larghezza del mio tavolone, libreria e zona computer sommersa da tazzine di caffè bicchieri biglietti del treno bucce di manderino posaceneri o altri oggetti utilizzati da posaceneri).

La mia vita insomma riprende il suo corso in continuo mutare, compresa la mia attività cerebrale. Proust, Salinas, Eliot e petrodollari mi accompagnano nel combattere la mia pigrizia che spesso sopraffae la mia curiosità.


Oggi poi situazione assolutamente paradossale. Mi vedo con una tipa da molto tempo dispersa e nello stesso luogo, ovvero la facoltà di lingue (non la mia facoltà), ne incontro una ancora dispersa da quasi 2 anni. Pazzesco. Cmq alla fine abbiamo seguito quella che doveva essere una presentazione di uno spettacolo teatrale di dostojevski ma che con tutto aveva a che fare fuorchè la letteratura russa.


e altro ancora ma ora sono stanca di scrivere e voi sicuramente di leggere...buon autunno a tutti.


terça-feira, outubro 30, 2007

senza parole.




davvero mi sento proprio una merda.


oggi a pranzo mi sono accorta di trattare davvero a cazzo le persone, soprattutto quelle che mi stanno vicine. Mai una parola gentile e troppe parole acide e cattive.


Perchè?Come mai questa deriva? mi sento davvero uno schifo.






una sopratutto. a cui chiedere scusa. la persona che amo.












...penso anche a mia madre.

domingo, outubro 28, 2007

Torno subito...

Avete presente quando avreste voglia di comunicare con una persona, conoscerla, apprezzarla, ma non potete?
Ecco ora è a qusto che sto pensando.
Proprio non posso, sarei egoista, insensibile. E forse mi manderebbe a cagare.
Ancora un pò dovrò aspettare. Si.

Chissà perchè poi questa attrazione curiosità, per similitudine?Ma...

shh...

bisogno di silenzio.

sexta-feira, outubro 26, 2007

album di famiglia

finalmente di nuovo a casa.
torno da Lisbona, o meglio Lisboa, dove da tanto volevo andare.
forse per succhiare fino in fondo il romanticismo di questa città sarei dovuta andarci con altra compagnia. Ma a mamma è sempre la mamma.
Comunque non mi va di parlare della città. Bisogna viverle certe cose, gli odori i colori i suoni e i rumori bisogna sentirli.
Invece vi voglio dire che questo è stato uno dei ritorni più belli a casa.
c'era qualcuno che mi aspettava, con ansia con gioia. Non mi era mai capitato.

spero che anche qui sulle reti eteree qualcuno aspettasse il mio ritorno.

quinta-feira, outubro 04, 2007

corpi.



il sesso è strano...c'è gente che passa l'intera vita senza fare l'amore con nessuno, senza provare cosa significa, senza neanche sentirne l'esigenza.

E invece il mio corpo reagisce in maniera strana anche non faccio l'amore col mio uomo per una settimana. Come un assenza, la percezione di un vuoto che diventa sempre più forte man mano che passano i giorni. Ma non solo l'assenza del piacere fisico, più che altro della complicità, della completa unione, dell'affetto, degli odori.

Non capisco come si faccia a vivere senza questa fantastica esperienza.

domingo, setembro 30, 2007

ovualà à tout le monde


devo essere sincera??

vado a dormire felice, serena.

forse con la voglia di migliorarmi, di essere migliore.

ma sono serena.

domani inizia tutto di nuovo. Basta poltrire, basta l'apatia che in questi giornimi aveva sopraffatto. Domani ci si sveglia presto: le lezioni cominciano e non sono sola.

ho anche una nuova amica.

mi sento una bimba felice di fare nuove amicizie, di incontrare belle persone.

speriamo che le sensazioni non mi tradiscono.

buon anno a tutti.

sexta-feira, setembro 28, 2007

impossibile ma vero.

ieri tra elefanti che bloccano la strada, monaci che sconvolgono un paese,un amico ritrovato, l'ispirazione ritrovata e una cugina (che non ritenevi tale) sempre più vicina, direi...

perbacco sono sicuramente finita in un mondo parallelo!!



tra un pò verranno a dirmi che hanno incontrato uno con la faccia da culo...

Vestiti di rosso per la Birmania




Glistraordinari avvenimenti di questi giorni in Birmania non sono un fuoco
di paglia destinato a spegnersi, neanche di fronte ai possibili interventi
repressivi della giunta militare birmana e non potranno essere liquidati tanto
facilmente neanche dalla tradizionale indifferenza dei governi e dai potenti
interessi geopolitici ed economici di cui il popolo birmano e la democrazia sono
stati sino ad ora le grandi vittime.Le manifestazioni pacifiche di questi
coraggiosi uomini scalzi, senza armi con solo le loro ciotole e le bandiere come
potenti armi simboliche, seguono le prime proteste altrettanto pacifiche dei
birmani a seguito dell'ultima ignominia del potere militare. Il drastico aumento
dei prezzi della benzina, del gas e dei generi di prima necessità a partire dal
riso sta gettando ancor più sul lastrico il popolo di questo paese ma di rimando
ha colpito anche i monaci, che vivono di offerte. Quando non si può più neanche
comprare il riso, ma solo l'acqua di cottura di scarto, vuol dire che non si può
neanche fare il gesto quotidiano e naturale di dar da mangiare ai monaci. Un
paese ricchissimo come la Birmania costretto a mangiare l'acqua di scarto del
riso, costretto al silenzio dalla paura della repressione quotidiana, dalle
torture nelle carceri, dagli stupri, dal lavoro forzato, da un esercito che è il
piu grande in quell'area del mondo è oggi un paese cresciuto politicamente e
pronto a tutto. Le proteste di questi giorni infatti, a differenza del famoso 8
agosto 1988 non sono per nulla spontanee, ma sono il frutto di un difficilissimo
e rischioso lavoro sotterraneo, silenzioso, difficile messo in piedi dalle
organizzazioni democratiche birmane nel corso di questi ultimi anni. Un lavoro
di costruzione della coscienza collettiva, di promozione organizzativa, di
costruzione di reti interne, di dialogo tra le varie organizzazioni che
rappresentano le nazionalità etniche del paese, spesso in conflitto tra di loro
in passato e che hanno sempre chiesto uno stato democratico ma federale.E oggi
che finalmente si parla di questa dittatura violenta, che dal 1962 ha potuto
uccidere impunemente migliaia di poveri abitanti dei villaggi, violentare
centinaia di donne per sfregio e per ritorsione politica, che ha gettato nelle
durissime prigioni del paese migliaia di persone che avevano osato parlare,
criticare, pensare, scrivere e organizzare l'opposizione politica e sindacale,
oggi questa sottile e fragile rete organizzata va alimentata, curata, sostenuta.
Ci volevano i monaci buddisti per rompere il velo di silenzio della stampa. Oggi
tutti vogliono correre a Rangoon per vedere, scrivere, filmare.
Si dovrebbe utilizzare l'assemblea dell'Onu per decidere la convocazione
urgente di una riunione del Consiglio di sicurezza per l'approvazione di una
risoluzione che costringa la giunta a negoziare con l'Onu, non lasciando però
solo nella presa di decisioni il suo rappresentante speciale Ibrahim Gambari. I
legittimi rappresentanti del governo in esilio e i parlamentari eletti nelle
uniche elezioni democratiche del 1990 dovrebbero avere una diversa udienza nelle
sedi diplomatiche.Finalmente le organizzazioni democratiche rappresentate dalla
Ncub (la National coalition of union of Burma), che raccoglie tutte le
organizzazioni sindacali, dei monaci buddisti, degli studenti, delle donne etc.
il cui segretario generale è il segretario del sindacato birmano Ftub,
dovrebbero essere consultate nelle scelte politiche fatte dai
governi.
I tessitori silenziosi di questa straordinaria pagina di coraggio e
di pacifismo ci chiedono responsabilità, attenzione e impegno politico di lungo
periodo. Ci chiedono di accompagnare il loro cammino con iniziative di
solidarietà, di pressione verso i governi dei grandi e verso le istituzioni
internazionali, Onu, Ilo, Ue, l'Asem, l'Omc, ma anche verso le imprese. La
premio Nobel per la pace Aung San Suu kyi, il governo birmano in esilio, il
sindacato birmano clandestino chiedono da anni, inascoltati, l'interruzione dei
rapporti economici e commerciali con questo paese. È ora di cambiare passo anche
in questo. /Autrice del libro «Il pavone e i generali - Birmania: storie
da un paese in gabbia» (Baldini & Castoldi). I diritti d'autore verranno
devoluti alle organizzazioni democratiche e sindacali birmane/.http://www.birmaniademocratica.org/Home.aspx



Una maglietta o un nastro rosso in sostegno della Birmania. E' la parola d'ordine che corre sui blog e sui cellulari, una catena di sms per un gesto di solidarietà a favore dei monaci buddisti e del popolo birmano. Questo è l'invito che sta circolando in queste ore via sms: "In support of our incredibly brave friends in Burma: may all people around the world wear a red shirt on Friday, September 28. Please forward!" (trad.: a sostegno dei nostri amici incredibilmente coraggiosi in Birmania: venerdì 28 settembre indossiamo tutti quanti, in tutto il mondo, una maglietta rossa. Inoltra questo messaggio). Un testo analogo in lingua italiana circola anche nei blog: "Venerdì 28 settembre indossiamo una maglia rossa. Chiunque legga questo messaggio lo trasmetta a quante più persone sensibili a questo gravissimo prolema gli sarà possibile. Grazie di cuore".


sábado, setembro 22, 2007

Eros che fiacca le membra, di nuovo,

mi abbatte invincibile
fiera.
Saffo

ma sono invincibile, sono fiera? ne uno nè l'altro.

pronti, partenza........via.




gli occhi mi fanno male mi bruciano, lo stomaco rivoltato.


ecco gli effetti delle mie scelte, del tempo che dedichi al mondo, e del tempo sottratto alla tua vita, alla persona che ami, ai tuoi sogni e al tuo futuro.


ecco cosa mi hanno fatto diventare, ecco cosa mi sono lasciata diventare. una macchina??provo emozioni??


certo che si ma le dimentichiamo le nascondiamo perchè abbiamo troppo da fare. mi faccio un pò schifo.


ho lasciato che mi uccidessero. o forse non sono ancora morta del tutto. no non voglio morire. e questo è il mio amore che me l'ha ricordato, che tenta di svegliarmi di scrollarmi, lui che riesce a divedere e separare ogni cosa, che trova tempo per tutto, anche se sono milioni.


io sono lenta invece. ho bisogno di un pò di tempo per tutto.


vorrei dedicarmi alle cose che amo. compresa la politica, ma non troppa.


rallentiamo, rallento. ho deciso.


seguirò il mio battito cardiaco che ora è a mille.


che dolore scoprire di aver rinunciato a qualche cosa. inconsapevolmente. rinunciato a dedicarmi del tempo.


il tempo. la cosa che odio di più al mondo ma di cui sono schiava e non so neanche perchè. esami scadenze appuntamenti il giorno la notte.


uff...che male al cuore alla gola alle orecchie sento il sangue pulsare come quando pulsa quando hai una ferita aperta.


segunda-feira, setembro 10, 2007

perchè il 20 ottobre in piazza...

ho 20 anni.
ieri notte non riuscivo a dormire. migliaia di pensieri nella mente. troppi.
scandenze cose da fare.
da un pò di tempo a questa parte mi sono accorta che i soldi iniziano a diventare un problema.
e con i soldi le scadenze.
ogni mese devi pagare l'affitto. sei una studentessa fuori sede e il senso di colpa nei confronti dei tuoi che ti devono mantenere ti obbliga a non chiedere troppo, o il giusto per pagare le bollette o gli extra. quindi decidi di trovarti un lavoro. ma un lavoro che deve conciliarsi con i tuoi studi perchè in fondo vuoi laurearti in tempo in regola per te per il tuo futuro per non deludere le aspettative dei tuoi. ma soprattutto per il tuo futuro, perchè non sai se dopo troverai un lavoro.
quindi tutti ti dicono: lavora in un pub, pizzeria. ti sfruttano, ti pagano niente ma ciò che facciamo tutti, è l'unica cosa che puoi fare. allora per un pò ti arrendi, ma poi diventa così squallido quel lavoro a nero senza un briciolo di significato.
allora inizi a fare la babysitter quando capita per dei tuoi amici sposati, con due figli che non sono bambini ma diavoli, e quando torni a casa di quei 30 euro che ti hanno dato 10 ne spendi per le aspirine. ma alla fine si può fare.
e intanto devi pagare le bollette perchè non ti va di chiedere soldi a i tuoi, costa già tanto la vita. e te ne accorgi quando vai a fare la spesa, 20 euro non bastano neanche per comprarti le cose necessarie, ma in qualche modo devi campare. allora rinunci ad altro, andare al cinema o a teatro. E nonostante tutto la mia famiglia è benestante, mio padre medico, ma separato, mantiene me mia madre che ha 50 hanni ha un lavoro partime(perchè devi seguire la flessibilità del mercato) la sua nuova compagna e il mio nuovo fratellino.
poi è chiaro che anche tu coltivi le tue passioni. fai politica perchè credi in un mondo differente e vuoi impegnarti per cambiare il mondo attuale. allora dopo anni ti ritrovi a fare la segretaria di una bellissima sezione con una storia importante e 80 giovani che hanno voglia di fare di crescere e che devi seguire. anche lì però ci sono scadenze: politiche e vabene, ma anche là devi pagare l'affitto, tanti soldi e li a scervellarti come trovarne 500 al mese. e così ogni mese.
ieri ero a letto e non riuscivo a dormire. questo ed altro nella mia testa, come la mia vita sentimentale e miei esami da dare.
e così tra una flotta di zanzare tigre che non mi davano tregua e questo flusso incontinente di pensieri sono riuscita ad addormentarmi in cucina sul divano alle 6 del mattino e pensavo che forse tutti dobbiamo fare qualcosa per cambiare questa vita che ci ha messo sotto vuoto con una bella targhetta.
la mia vita è bella e mi piace, con le sue frenesie, ma quando penso che c'è gente che di queste frenesie ne ha tutti i giorni e molto più brutte, allora mi dico che in fondo sono fortunata.
spero che tutti voi che mi leggete scendiate in piazza il 20 ottobre perchè è vitale assicurare ai nostri figli alla futura generazone e perchè no se capita anche alla nostra, una vita differente.

quarta-feira, setembro 05, 2007

in volo...



ecco dove vorrei passarele giornate...

con il mio dolce uomo, nel blu sospesi tra il cielo e il mare, nella dolcezza.

ma la realtà non te lo permette. e io non capisco.

sono dura. non ho mai voluto abbandonarmi ad accettare quello che non comprendo, o quello che non posso fare.

ma ora devo imparare a farlo. è così difficile.

che rabbia.divento pesante fastidiosa e petulante.dicono che non mi accontento mai. forse è vero, ma non è bello essere sempre in movimento??

comprendo che finchè hai oggetti inanimati davanti a te è facile ma per le persone non è la stessa cosa.

ok. mi arrendo, meglio una sigaretta che una litigata. e solo che ci penso sempre dopo!!

credo che calzi a pennello.per te.


VORREI ESSERE IL VESTITO CHE PORTERAI

IL ROSSETTO CHE USERAI

VORREI SOGNARTI COME NON TI HO SOGNATO MAI

TI INCONTRO PER STRADA E DIVENTO TRISTE

PERCHE' POI PENSO CHE TE NE ANDRAI

VORREI ESSERE L'ACQUA DELLA DOCCIA CHE FAI

LE LENZUOLA DEL LETTO DOVE DORMIRAI

L'HAMBURGER DI SABATO SERA CHE MANGERAI...CHE MANGERAI

VORREI ESSERE IL MOTORE DELLA TUA MACCHINA

COSI' DI COLPO MI ACCENDERAITU TU NON MI BASTI MAI

DAVVERO NON MI BASTI MAITU TU DOLCE TERRA MIA

DOVE NON SONO STATO MAI MAIDEBBO PARLARTI COME NON FACCIO MAI

VOGLIO SOGNARTI COME NON TI SOGNO MAIESSERE L'ANELLO CHE PORTERAI

LA SPIAGGIA DOVE CAMMINERAILO SPECCHIO CHE TI GUARDA SE LO GUARDERAI...LO GUARDERAI

VORREI ESSERE L'UCCELLO CHE ACCAREZZERAIE DALLE TUE MANI NON VOLEREI MAI

VORREI ESSERE LA TOMBA QUANDO MORIRAIE DOVE ABITERAI

IL CIELO SOTTO IL QUALE DORMIRAI

COSI' NON CI LASCIEREMO MAI

NEANCHE SE MUOIO E LO SAITU TU NON MI BASTI MAI

DAVVERO NON MI BASTI MAIIO IO IO CI PROVO SAI

NON MI DIMENTICARE MAI .

mille passeggiate

vorrei di nuovo un cane
un amico un compagno di passeggiate di tenerezze di segreti.
mi manca.

colori sfumati




vi avrei dovuto già raccontare da un bel pò il mio ritorno dalle vacanze.


forse avrei dovuto raccontarvi dove me ne sarei andata.


invece no. sono tornata senza voler dire una parola, necessità di silenzio, con la sua dolcezza che accarezza i ricordi e le emozioni. Ebbene è proprio questo il punto.


queste due cose non si possono dire e raccontare a chiunque. a meno che non le si voglia o perdere bruciare. Raccontare emozioni a chi non pùò percepirle come tale, a chi non riesce a conservare ciò che tu trasmetti: odori sapori sentimenti, è impossibile. O meglio dannoso per i propri ricordi che pian piano si affievoliscono.


ecco perchè ho scelto il silenzio, preferisco ricordare con chi quelle emozioni le ha vissute accanto a me se non proprio quelle ma può compredere, anche con uno sguardo.


E' triste però sapere che oltre all'uomo che ami (e lo ami anche per questa capacità) inconsciamente esistono così poche persone capaci di catturare le emozioni altrui.altre tre che io sappia. una l'abbiamo persa e le altre sono spesso lontane da più punti di vista.


l'unica cosa che riesco a dirvi: prossimo viaggio paesi baschi, splendidi e inaspettati come mai.