terça-feira, dezembro 18, 2007

allegra e confusa.





sono un pò confusa in questo periodo. e come sei in me avessi una tempesta, onde che si scontrano contro gli scogli, perennemente sospesa tra l'allegria la serenità ebete e la sonnolenza.



avrei voglia diur lare e ridere ad alta voce, ma ridere forte fino a perdere fiato



abbracciare le persone nuove e vecchie a me vicine, e stringere.





sarà perchè non ho scadenze che impegnano il mio cervello e gli danno un ordine, rimmergendosi nel caos totale di cui sono vittima ma anche fiera. sarà che ora devo gestire le mie giornate senza appuntamenti e cose da fare, nuove relazioni da coltivare, e mi sono accorta che riaffacciandomi alla vita delle relazioni con la volontà di approfondirle come un tempo facevo sono veramente migliaia, e non so seriuscirò a gestirle tutte.





ecco sperduta. da dove incomincio? è la domanda fatale che mi affligge in questi giorni. mille cose lasiate in sospeso...da dover riprendere.





ho iniziato dal riprendere a leggere in casa su una sedia vicino alla finistra e sul divano.


ma una piccola e primissma cosa. vedremo le altre come andranno.





poi ora c'è l'affanno e la confusione delle feste natalizie che mi stremano terribilmente.





fare i regali poi è per me un problema, ma che mi rende felice. semplicemente perchè il regalo deve essere perfetto, se no meglio non farlo. e per fare un regalo perfetto devi conoscere bene il ricevente, la sua quotidianeità ecc. e così si torna al punto di partenza. le mie relazioni con il mondo.




comunque ho voglia di ridere, ridere forte, almeno cancello l'affanno.






terça-feira, dezembro 04, 2007

bambini non guardate: il natale è cosa per grandi.


Eccolo

è arrivato...

ma no non lui, è troppo magro...

ma quelle cosa sono??

o mio dio!!Babbo natale si è trasformato in un Pupa natale, per augurarvi un sexy natale!

Ma quando è successa questa trasformazione?ai bambini piaceràlo stesso? tette reggicalze e pose provocanti?

ormai è questo quello che del natale si percepisce: diventate bombe sexy come regalo per i vostri mariti.

e se non potete permettervelo....non ci frega nulla.

UN BUON PROSSIMO NATALE A TUTTI (aspettando che il carbone ce lo porti una coniglietta di playboy).

sexta-feira, novembro 30, 2007

Bertolt Brecht insegna.

e un altro giorno arriva...
Buongiorno signori e signore!
ma il mio mare dov'è? dove sono i panni stesi che si muovono al vento? le onde che si infrangono per la tramontana? l'azzurro del cielo e del mare?la mia finestra da cui poter vedere il sole?

sono lontani, nella mia casa altrove...i miei fiori le mie piante i miei raggi di sole al mattino...

ho voglia di tornare a casa per tutto questo, ma qui ho tanto altro... e allora?che si fa?
aggiustola mia bicicletta e vado sul mare un pò più lontano un pò più nero.
ma va bene così.
la mia prossima vita nella mia prossima casa forse col mio uomo con un cane con i fiori e un pò di mare dalla finestra.
A presto.

sábado, novembro 24, 2007

non lasciate che la polvere vi seppelisca.


da tempo non scrivo e non leggo questo blog, il mio. non ho avuto un attimo di tempo, e poi mi piace talmente tanto quella foto, l'ultima che avri voluta lasciarla lì.

cmq il tempo è passato e io sono distrutta dalle mille cose da fare. la mia camera purtroppo a preso una la strada del non ritornoepenso che tra un pò prenderò qualche malattia.

o quantomeno un'intolleranza alla polvere.

sono stanca ed è tardi quindi vi lascio con quest'immagine, che mi ritrae un pò sempre al vento avanti e dietro col suo ombrello rotto. vi lascio così, al vento.

quinta-feira, novembro 08, 2007

l'azzurro freddo.


cari lettori,

il freddo è arrivato qui nel sud, col suo vento gelido all'ombra e il caldo infuocante al sole.


A molti l'arrivo dell'autunno è motivo di tristezza, per me quando arriva il freddo significa che il nuovo anno è davvero iniziato. Capisco che qualcuno potrà dire "ma non sta finendo l'anno?".

Purtroppo per noi universitari non è così e alla fine ti fai l'abitudine!

Comunque l'anno è iniziato, Natale è alle porte, e io sono felice. (non per il natale si intende)

Ah che bello. sempre più indaffarati con lunghi sciarponi e i miei fantastici cappelli fuori, e dentro rigorosamente vestita da befana con annessi pantaloni dentro i calzettoni (con sommo piacere del mio amato). Il disordine fronteggiato fino a qualche settimana fa a preso il suo sopravvento, riprendendo il suo solito corso (montagne di vestiti su qualsiasi superfice piana, specie sedie che per il peso cadono, pile di giornali letti e non a terra a coltivare balle di polvere, fogli e oggetti sparsi proporzionati alla lunghezza e larghezza del mio tavolone, libreria e zona computer sommersa da tazzine di caffè bicchieri biglietti del treno bucce di manderino posaceneri o altri oggetti utilizzati da posaceneri).

La mia vita insomma riprende il suo corso in continuo mutare, compresa la mia attività cerebrale. Proust, Salinas, Eliot e petrodollari mi accompagnano nel combattere la mia pigrizia che spesso sopraffae la mia curiosità.


Oggi poi situazione assolutamente paradossale. Mi vedo con una tipa da molto tempo dispersa e nello stesso luogo, ovvero la facoltà di lingue (non la mia facoltà), ne incontro una ancora dispersa da quasi 2 anni. Pazzesco. Cmq alla fine abbiamo seguito quella che doveva essere una presentazione di uno spettacolo teatrale di dostojevski ma che con tutto aveva a che fare fuorchè la letteratura russa.


e altro ancora ma ora sono stanca di scrivere e voi sicuramente di leggere...buon autunno a tutti.


terça-feira, outubro 30, 2007

senza parole.




davvero mi sento proprio una merda.


oggi a pranzo mi sono accorta di trattare davvero a cazzo le persone, soprattutto quelle che mi stanno vicine. Mai una parola gentile e troppe parole acide e cattive.


Perchè?Come mai questa deriva? mi sento davvero uno schifo.






una sopratutto. a cui chiedere scusa. la persona che amo.












...penso anche a mia madre.

domingo, outubro 28, 2007

Torno subito...

Avete presente quando avreste voglia di comunicare con una persona, conoscerla, apprezzarla, ma non potete?
Ecco ora è a qusto che sto pensando.
Proprio non posso, sarei egoista, insensibile. E forse mi manderebbe a cagare.
Ancora un pò dovrò aspettare. Si.

Chissà perchè poi questa attrazione curiosità, per similitudine?Ma...

shh...

bisogno di silenzio.

sexta-feira, outubro 26, 2007

album di famiglia

finalmente di nuovo a casa.
torno da Lisbona, o meglio Lisboa, dove da tanto volevo andare.
forse per succhiare fino in fondo il romanticismo di questa città sarei dovuta andarci con altra compagnia. Ma a mamma è sempre la mamma.
Comunque non mi va di parlare della città. Bisogna viverle certe cose, gli odori i colori i suoni e i rumori bisogna sentirli.
Invece vi voglio dire che questo è stato uno dei ritorni più belli a casa.
c'era qualcuno che mi aspettava, con ansia con gioia. Non mi era mai capitato.

spero che anche qui sulle reti eteree qualcuno aspettasse il mio ritorno.

quinta-feira, outubro 04, 2007

corpi.



il sesso è strano...c'è gente che passa l'intera vita senza fare l'amore con nessuno, senza provare cosa significa, senza neanche sentirne l'esigenza.

E invece il mio corpo reagisce in maniera strana anche non faccio l'amore col mio uomo per una settimana. Come un assenza, la percezione di un vuoto che diventa sempre più forte man mano che passano i giorni. Ma non solo l'assenza del piacere fisico, più che altro della complicità, della completa unione, dell'affetto, degli odori.

Non capisco come si faccia a vivere senza questa fantastica esperienza.

domingo, setembro 30, 2007

ovualà à tout le monde


devo essere sincera??

vado a dormire felice, serena.

forse con la voglia di migliorarmi, di essere migliore.

ma sono serena.

domani inizia tutto di nuovo. Basta poltrire, basta l'apatia che in questi giornimi aveva sopraffatto. Domani ci si sveglia presto: le lezioni cominciano e non sono sola.

ho anche una nuova amica.

mi sento una bimba felice di fare nuove amicizie, di incontrare belle persone.

speriamo che le sensazioni non mi tradiscono.

buon anno a tutti.

sexta-feira, setembro 28, 2007

impossibile ma vero.

ieri tra elefanti che bloccano la strada, monaci che sconvolgono un paese,un amico ritrovato, l'ispirazione ritrovata e una cugina (che non ritenevi tale) sempre più vicina, direi...

perbacco sono sicuramente finita in un mondo parallelo!!



tra un pò verranno a dirmi che hanno incontrato uno con la faccia da culo...

Vestiti di rosso per la Birmania




Glistraordinari avvenimenti di questi giorni in Birmania non sono un fuoco
di paglia destinato a spegnersi, neanche di fronte ai possibili interventi
repressivi della giunta militare birmana e non potranno essere liquidati tanto
facilmente neanche dalla tradizionale indifferenza dei governi e dai potenti
interessi geopolitici ed economici di cui il popolo birmano e la democrazia sono
stati sino ad ora le grandi vittime.Le manifestazioni pacifiche di questi
coraggiosi uomini scalzi, senza armi con solo le loro ciotole e le bandiere come
potenti armi simboliche, seguono le prime proteste altrettanto pacifiche dei
birmani a seguito dell'ultima ignominia del potere militare. Il drastico aumento
dei prezzi della benzina, del gas e dei generi di prima necessità a partire dal
riso sta gettando ancor più sul lastrico il popolo di questo paese ma di rimando
ha colpito anche i monaci, che vivono di offerte. Quando non si può più neanche
comprare il riso, ma solo l'acqua di cottura di scarto, vuol dire che non si può
neanche fare il gesto quotidiano e naturale di dar da mangiare ai monaci. Un
paese ricchissimo come la Birmania costretto a mangiare l'acqua di scarto del
riso, costretto al silenzio dalla paura della repressione quotidiana, dalle
torture nelle carceri, dagli stupri, dal lavoro forzato, da un esercito che è il
piu grande in quell'area del mondo è oggi un paese cresciuto politicamente e
pronto a tutto. Le proteste di questi giorni infatti, a differenza del famoso 8
agosto 1988 non sono per nulla spontanee, ma sono il frutto di un difficilissimo
e rischioso lavoro sotterraneo, silenzioso, difficile messo in piedi dalle
organizzazioni democratiche birmane nel corso di questi ultimi anni. Un lavoro
di costruzione della coscienza collettiva, di promozione organizzativa, di
costruzione di reti interne, di dialogo tra le varie organizzazioni che
rappresentano le nazionalità etniche del paese, spesso in conflitto tra di loro
in passato e che hanno sempre chiesto uno stato democratico ma federale.E oggi
che finalmente si parla di questa dittatura violenta, che dal 1962 ha potuto
uccidere impunemente migliaia di poveri abitanti dei villaggi, violentare
centinaia di donne per sfregio e per ritorsione politica, che ha gettato nelle
durissime prigioni del paese migliaia di persone che avevano osato parlare,
criticare, pensare, scrivere e organizzare l'opposizione politica e sindacale,
oggi questa sottile e fragile rete organizzata va alimentata, curata, sostenuta.
Ci volevano i monaci buddisti per rompere il velo di silenzio della stampa. Oggi
tutti vogliono correre a Rangoon per vedere, scrivere, filmare.
Si dovrebbe utilizzare l'assemblea dell'Onu per decidere la convocazione
urgente di una riunione del Consiglio di sicurezza per l'approvazione di una
risoluzione che costringa la giunta a negoziare con l'Onu, non lasciando però
solo nella presa di decisioni il suo rappresentante speciale Ibrahim Gambari. I
legittimi rappresentanti del governo in esilio e i parlamentari eletti nelle
uniche elezioni democratiche del 1990 dovrebbero avere una diversa udienza nelle
sedi diplomatiche.Finalmente le organizzazioni democratiche rappresentate dalla
Ncub (la National coalition of union of Burma), che raccoglie tutte le
organizzazioni sindacali, dei monaci buddisti, degli studenti, delle donne etc.
il cui segretario generale è il segretario del sindacato birmano Ftub,
dovrebbero essere consultate nelle scelte politiche fatte dai
governi.
I tessitori silenziosi di questa straordinaria pagina di coraggio e
di pacifismo ci chiedono responsabilità, attenzione e impegno politico di lungo
periodo. Ci chiedono di accompagnare il loro cammino con iniziative di
solidarietà, di pressione verso i governi dei grandi e verso le istituzioni
internazionali, Onu, Ilo, Ue, l'Asem, l'Omc, ma anche verso le imprese. La
premio Nobel per la pace Aung San Suu kyi, il governo birmano in esilio, il
sindacato birmano clandestino chiedono da anni, inascoltati, l'interruzione dei
rapporti economici e commerciali con questo paese. È ora di cambiare passo anche
in questo. /Autrice del libro «Il pavone e i generali - Birmania: storie
da un paese in gabbia» (Baldini & Castoldi). I diritti d'autore verranno
devoluti alle organizzazioni democratiche e sindacali birmane/.http://www.birmaniademocratica.org/Home.aspx



Una maglietta o un nastro rosso in sostegno della Birmania. E' la parola d'ordine che corre sui blog e sui cellulari, una catena di sms per un gesto di solidarietà a favore dei monaci buddisti e del popolo birmano. Questo è l'invito che sta circolando in queste ore via sms: "In support of our incredibly brave friends in Burma: may all people around the world wear a red shirt on Friday, September 28. Please forward!" (trad.: a sostegno dei nostri amici incredibilmente coraggiosi in Birmania: venerdì 28 settembre indossiamo tutti quanti, in tutto il mondo, una maglietta rossa. Inoltra questo messaggio). Un testo analogo in lingua italiana circola anche nei blog: "Venerdì 28 settembre indossiamo una maglia rossa. Chiunque legga questo messaggio lo trasmetta a quante più persone sensibili a questo gravissimo prolema gli sarà possibile. Grazie di cuore".


sábado, setembro 22, 2007

Eros che fiacca le membra, di nuovo,

mi abbatte invincibile
fiera.
Saffo

ma sono invincibile, sono fiera? ne uno nè l'altro.

pronti, partenza........via.




gli occhi mi fanno male mi bruciano, lo stomaco rivoltato.


ecco gli effetti delle mie scelte, del tempo che dedichi al mondo, e del tempo sottratto alla tua vita, alla persona che ami, ai tuoi sogni e al tuo futuro.


ecco cosa mi hanno fatto diventare, ecco cosa mi sono lasciata diventare. una macchina??provo emozioni??


certo che si ma le dimentichiamo le nascondiamo perchè abbiamo troppo da fare. mi faccio un pò schifo.


ho lasciato che mi uccidessero. o forse non sono ancora morta del tutto. no non voglio morire. e questo è il mio amore che me l'ha ricordato, che tenta di svegliarmi di scrollarmi, lui che riesce a divedere e separare ogni cosa, che trova tempo per tutto, anche se sono milioni.


io sono lenta invece. ho bisogno di un pò di tempo per tutto.


vorrei dedicarmi alle cose che amo. compresa la politica, ma non troppa.


rallentiamo, rallento. ho deciso.


seguirò il mio battito cardiaco che ora è a mille.


che dolore scoprire di aver rinunciato a qualche cosa. inconsapevolmente. rinunciato a dedicarmi del tempo.


il tempo. la cosa che odio di più al mondo ma di cui sono schiava e non so neanche perchè. esami scadenze appuntamenti il giorno la notte.


uff...che male al cuore alla gola alle orecchie sento il sangue pulsare come quando pulsa quando hai una ferita aperta.


segunda-feira, setembro 10, 2007

perchè il 20 ottobre in piazza...

ho 20 anni.
ieri notte non riuscivo a dormire. migliaia di pensieri nella mente. troppi.
scandenze cose da fare.
da un pò di tempo a questa parte mi sono accorta che i soldi iniziano a diventare un problema.
e con i soldi le scadenze.
ogni mese devi pagare l'affitto. sei una studentessa fuori sede e il senso di colpa nei confronti dei tuoi che ti devono mantenere ti obbliga a non chiedere troppo, o il giusto per pagare le bollette o gli extra. quindi decidi di trovarti un lavoro. ma un lavoro che deve conciliarsi con i tuoi studi perchè in fondo vuoi laurearti in tempo in regola per te per il tuo futuro per non deludere le aspettative dei tuoi. ma soprattutto per il tuo futuro, perchè non sai se dopo troverai un lavoro.
quindi tutti ti dicono: lavora in un pub, pizzeria. ti sfruttano, ti pagano niente ma ciò che facciamo tutti, è l'unica cosa che puoi fare. allora per un pò ti arrendi, ma poi diventa così squallido quel lavoro a nero senza un briciolo di significato.
allora inizi a fare la babysitter quando capita per dei tuoi amici sposati, con due figli che non sono bambini ma diavoli, e quando torni a casa di quei 30 euro che ti hanno dato 10 ne spendi per le aspirine. ma alla fine si può fare.
e intanto devi pagare le bollette perchè non ti va di chiedere soldi a i tuoi, costa già tanto la vita. e te ne accorgi quando vai a fare la spesa, 20 euro non bastano neanche per comprarti le cose necessarie, ma in qualche modo devi campare. allora rinunci ad altro, andare al cinema o a teatro. E nonostante tutto la mia famiglia è benestante, mio padre medico, ma separato, mantiene me mia madre che ha 50 hanni ha un lavoro partime(perchè devi seguire la flessibilità del mercato) la sua nuova compagna e il mio nuovo fratellino.
poi è chiaro che anche tu coltivi le tue passioni. fai politica perchè credi in un mondo differente e vuoi impegnarti per cambiare il mondo attuale. allora dopo anni ti ritrovi a fare la segretaria di una bellissima sezione con una storia importante e 80 giovani che hanno voglia di fare di crescere e che devi seguire. anche lì però ci sono scadenze: politiche e vabene, ma anche là devi pagare l'affitto, tanti soldi e li a scervellarti come trovarne 500 al mese. e così ogni mese.
ieri ero a letto e non riuscivo a dormire. questo ed altro nella mia testa, come la mia vita sentimentale e miei esami da dare.
e così tra una flotta di zanzare tigre che non mi davano tregua e questo flusso incontinente di pensieri sono riuscita ad addormentarmi in cucina sul divano alle 6 del mattino e pensavo che forse tutti dobbiamo fare qualcosa per cambiare questa vita che ci ha messo sotto vuoto con una bella targhetta.
la mia vita è bella e mi piace, con le sue frenesie, ma quando penso che c'è gente che di queste frenesie ne ha tutti i giorni e molto più brutte, allora mi dico che in fondo sono fortunata.
spero che tutti voi che mi leggete scendiate in piazza il 20 ottobre perchè è vitale assicurare ai nostri figli alla futura generazone e perchè no se capita anche alla nostra, una vita differente.

quarta-feira, setembro 05, 2007

in volo...



ecco dove vorrei passarele giornate...

con il mio dolce uomo, nel blu sospesi tra il cielo e il mare, nella dolcezza.

ma la realtà non te lo permette. e io non capisco.

sono dura. non ho mai voluto abbandonarmi ad accettare quello che non comprendo, o quello che non posso fare.

ma ora devo imparare a farlo. è così difficile.

che rabbia.divento pesante fastidiosa e petulante.dicono che non mi accontento mai. forse è vero, ma non è bello essere sempre in movimento??

comprendo che finchè hai oggetti inanimati davanti a te è facile ma per le persone non è la stessa cosa.

ok. mi arrendo, meglio una sigaretta che una litigata. e solo che ci penso sempre dopo!!

credo che calzi a pennello.per te.


VORREI ESSERE IL VESTITO CHE PORTERAI

IL ROSSETTO CHE USERAI

VORREI SOGNARTI COME NON TI HO SOGNATO MAI

TI INCONTRO PER STRADA E DIVENTO TRISTE

PERCHE' POI PENSO CHE TE NE ANDRAI

VORREI ESSERE L'ACQUA DELLA DOCCIA CHE FAI

LE LENZUOLA DEL LETTO DOVE DORMIRAI

L'HAMBURGER DI SABATO SERA CHE MANGERAI...CHE MANGERAI

VORREI ESSERE IL MOTORE DELLA TUA MACCHINA

COSI' DI COLPO MI ACCENDERAITU TU NON MI BASTI MAI

DAVVERO NON MI BASTI MAITU TU DOLCE TERRA MIA

DOVE NON SONO STATO MAI MAIDEBBO PARLARTI COME NON FACCIO MAI

VOGLIO SOGNARTI COME NON TI SOGNO MAIESSERE L'ANELLO CHE PORTERAI

LA SPIAGGIA DOVE CAMMINERAILO SPECCHIO CHE TI GUARDA SE LO GUARDERAI...LO GUARDERAI

VORREI ESSERE L'UCCELLO CHE ACCAREZZERAIE DALLE TUE MANI NON VOLEREI MAI

VORREI ESSERE LA TOMBA QUANDO MORIRAIE DOVE ABITERAI

IL CIELO SOTTO IL QUALE DORMIRAI

COSI' NON CI LASCIEREMO MAI

NEANCHE SE MUOIO E LO SAITU TU NON MI BASTI MAI

DAVVERO NON MI BASTI MAIIO IO IO CI PROVO SAI

NON MI DIMENTICARE MAI .

mille passeggiate

vorrei di nuovo un cane
un amico un compagno di passeggiate di tenerezze di segreti.
mi manca.

colori sfumati




vi avrei dovuto già raccontare da un bel pò il mio ritorno dalle vacanze.


forse avrei dovuto raccontarvi dove me ne sarei andata.


invece no. sono tornata senza voler dire una parola, necessità di silenzio, con la sua dolcezza che accarezza i ricordi e le emozioni. Ebbene è proprio questo il punto.


queste due cose non si possono dire e raccontare a chiunque. a meno che non le si voglia o perdere bruciare. Raccontare emozioni a chi non pùò percepirle come tale, a chi non riesce a conservare ciò che tu trasmetti: odori sapori sentimenti, è impossibile. O meglio dannoso per i propri ricordi che pian piano si affievoliscono.


ecco perchè ho scelto il silenzio, preferisco ricordare con chi quelle emozioni le ha vissute accanto a me se non proprio quelle ma può compredere, anche con uno sguardo.


E' triste però sapere che oltre all'uomo che ami (e lo ami anche per questa capacità) inconsciamente esistono così poche persone capaci di catturare le emozioni altrui.altre tre che io sappia. una l'abbiamo persa e le altre sono spesso lontane da più punti di vista.


l'unica cosa che riesco a dirvi: prossimo viaggio paesi baschi, splendidi e inaspettati come mai.

quinta-feira, julho 19, 2007

AAA cercasi passaggio o passeggero










o che colpo al cuore...mia madre mi ha teso un inganno, o meglio ci vede sempre peggio.

mi dice che stasera c'era il concerto di enrico rava (che inseguo da due anni senza mai averlo visto) e roberto ottaviano.

felice come una pasqua decido di non tornare a casa a bari, di infilarmi in un macchina con sei persone dentro oltre i 50 (compresa mia madre!) tra battute che non capivo e una granita gratis (ha più gusto), mi precipito a molfetta ma .....aimè lui non c'era!!

vabè ottaviano è comunque eccezzionale, ne è valsa la pena, però domani non può sfuggirmi!!!

TRA MILLE OSTACOLI, E MILLE RIFIUTI riuscirò ad arrivare a capurso per vedere enrico???

se qualcuno ha un idea me lo faccia sapere: pullman, monopattino, bicicletta, asino, autostop...
questa si chiama sfiga...

sperando in un aiuto divino,
(anche se mi sento un pò come quelle ragazzine che sotto il palco si strappano i capelli per i loro idoli) vado a riposare.




terça-feira, julho 17, 2007

3 paia di mutande sono poche, ma nell punto non c'è spazio!!


"Quel gran genio del mio amico lui saprebbe cosa fare, lui saprebbe come aggiustare con un cacciavite in mano fa miracoli. Ti regolerebbe il minimo alzandolo un po' e non picchieresti in
testa così forte no e potresti ripartire certamente non volare ma viaggiare.
Sм viaggiare evitando le buche piщ dure, senza per questo cadere nelle tue paure gentilmente senza fumo con amore dolcemente viaggiare rallentare per oi accelerare con un ritmo fluente di vita nel cuore gentilmente senza strappi al motore. E tornare a viaggiare e di notte con i fari illuminare chiaramente la strada per saper dove andare . Con coraggio gentilmente, gentilmente dolcemente
viaggiare. Quel gran genio del mio amico, con le mani
sporche d'olio capirebbemolto meglio; meglio certo di buttare, riparare
Pulirebbe forse il filtro soffiandoci un po' scinderesti poi la gente quella
chiara dalla no e potresti ripartire certamente non volare ma viaggiare.


Si viaggiare..."






sarà un lungo e delirante viaggio, ma io già mi sto organizzano. Tipo quando si andava in gita a scuola, l'attesa era così opprimente che già 2 mesi prima facevi col tuo compagno di banco/migliore amico la lista delle cose da portare: mutande calzini phon bagnoschiuma da dividere ecc... io mi sto comportando così forse perchè ho voglia di staccare e non pensare ai mille esami da dare, e alla depressione che cala ogni giorno di più.



P.S. cmq manca il quarto uomo e abbiamo iniziato a fare i provini. Idoneo Non idoneo.ora sono troppo stanca voglio andare a dormire, poi dirò più particolari.buonanotte a tutti.



2 indizi: macchina, paesi baschi.

segunda-feira, julho 16, 2007

eccoli lì, li ho visti!!!


ho voglia di qualcosa...di ridere, di abbracciare, di conoscere, di parlare, di avventurarmi in luoghi nuovi e sconosciuti.

sono un pò ferma. rilassata in quel che mi circonda.

SVEGLIA DALLA SONNOLENZA!!!

il mondo dell'immaginazione non è separato dalla realtà. Lo scoprii tempo fa, ed aveo un tesoo tra le mani, il segreto della bellezza della vita e del mondo.

come ho potuto dimenticarlo, accatastarlo, inserirlo in uno dei mille impegni di ogni giorno.

ah mannagga. Risognare ad okki aperti, guardare la realtà con sincerità ma con mille fogli colorati.


dov'è la gente??o meglio la gente c'è, quelle macchine che infestano le nostre città.

Dove sono gli individui ? forse o smesso di cercarli. o forse ho perso la capacità di percepirli.


uscite vi prego dai vostri nascondigli. fatevi avanti amanti del mondo.

io sono qui, con occhi sbarrati.

sábado, julho 14, 2007

panini


primo giorno di lavoro...

non che sia una cosa nuova. nè lavorare in un pub, o meglio in una squllida baghetteria o paninoteca (P.S. ho scoperto come si fanno le varie salse ke i locali ci propinano: ricetta segreta. Tanta maionese e un pò della cosa che gli dà il nome. Geniale) nè lavoComurare un giorno masimmo due e poi annoiarmi a morte.

ma questa volta spero di resistere un pò più a lungo almeno fino all'inizio delle holiday tanto attese. Comunque torniamo al otivo del mio post.


prima serata. un ragazzo francese, con nome spagnolo Xavier, prende un panino sceglie attentamente gli ingredienti, come se volesse prender tempo, poi ogni tanto ci guardava(io e la tipa con me) come se implorasse una parola una chiacchiera da scambiare.

Intenerita inizio a scambiare qualche parola col mio ormai arugginito inglese.

vivente a Parigi, arrivato dal montenegro dove ha mollato suo cugino non avvezzo alla conversazione, persosi nel centro di bari, in partenza per venezia e poi a casa.

Io continuo a lavorare, ui si siede e inizia a gustarsi il suo panino molto molto lentamente e guardarsi in giro. Mi chiede due parole in italiano, mi da il suo indirizzo email, e va via.


metà serata. la mia collega mi dice: è il meccanico che sta all'angolo. Maglietta arancione, salopet blu tipica da meccanico appena uscito dall'officina, e un seguito di prole e parentame. Aria dolce, stanca comprensiva, sta per pagare, chiede del proprietario del bar, cerca di parlare di qualcosa dopo aver aspettato i panini di tutta la famiglia da solo davanti al bancone, mala mia collega risponde secca non c'è buonasera.

Deluso saluta e va via.


fine serata. giovane di colore, senegalese chiede un panino, un pò invadente, ci chiede come mai siamo poco sorridenti, cosa facciamo, che tipo di posto è questo...ecc...intanto la mia collega mi invitava a non dargl corda. Capisce l'antifona, si sente non gradito ci dice che lui lavora al phone center vicino alla taverna e di andarlo a trovare e va via.


torno a casa, con l'uomo che porta il pane, albanese con una bimba piccola. non so di cosa parlare. il silenzio è imbarazzante. cmq arrivata a casa scendo dalla macchina e vado via.

c'è qualcosa che mi fa male.


quella sera non ho venduto panini a persone che avevano fame, ma a persone che avevano bisogno di compagnia, di non essere soli, e invece gli ho venduto solo un panino.

il timore per l'altro, straniero, nel senso di estraneo a noi, l'impossibilità, o la voglia di non comunicare è spaventoso.


un mio amico una volta mi disse: sto studiando il perchè la gente sui treni, sugli autobus, nei luoghi pubblici, cerca sempre di sedersi o di stare il più lontano dalle altre persone.

è proprio vero.

allora dico, se inconsapevolmente cerchiamo di sfuggire alla solitudinie che creiamo attorno a noi perchè vendere panini???


vendiamo sorrisi parole belle, un momento spensierato, prima di tornare alla solita sola vita.

o forse sarebbe più bello dire regalare, ma sarebbe troppo oltre per un mondo che per ora venderebbe anke sua madre per soldi fama, e un mucchio di telefonini.

segunda-feira, julho 09, 2007

info...







mi destreggio in strani codici informatici tentando ad occhi chiusi di farvi ascoltare un pò di musica, un pò delle mie emozioni. Dovrete essere pazienti, aspettare quantomeno che qualcuno venga a salvarmi.
non è l'ora per girovagare tra segni e numeri indecifrabili...
sono così stanca che vi auguro buonanotte sonnambuli.

quinta-feira, julho 05, 2007

risveglio

dormo,
vorrei dormire
ma una brezza color ambra
del sapore delle onde del mare
e dei fiori del mio giardino
mi spinge,
mi sfianca.
si insinua dovunque
mi costringe a coprirmi
a scappare
ad alzarmi.

Resisto finchè posso.
poi cedo la mia volontà alla sua.
Cado dal letto
mi fermo e mi metto gli occhiali.
è tardi ma non troppo
e la stanza è tappezzata di luce
opaca e incostante.
bella e protettiva
come il grembo materno.
se non fosse per questa brezza.

Inizio a camminare verso la cucina,
verso il mio risveglio abituale:
il caffè.
la tavola è apparecchiata con molte cose buone.
tipiche della mia terra, della mia casa, della mia mamma.
leggo un foglietto, ma un suono
che mi seguiva da un pò mi distrae
non riesco a capire
tenero
sottile
infelice
come se bussasse alla porta
per entrare
per un pò di compagnia.
Ecco cos'è
ricordi dalla grecia
un pendaglio sonante sfottuto dal vento
che cerca la sua pace.

poi ad un tratto un ricordo:
il mare
dov'è
come ho potuto dimenticarlo
maledetto vento!
ah eccolo
dietro il sonaglio si estende lui potente
che combatte contro il vento
o che lo asseconda
tempestato di creste bianche
un attimo, vado a vederlo meglio...

col mio caffè gocciolante
mi sporgo dalla finestra
e lì lo osservo in tutta la sua bellezza.
e solo allora capisco cosa il vento volesse da me
non farmi dimenticare
non farmi passare questo splendido attimo
accarezzarmi come un tempo
mentre guardo il mare
miei compagni da sempre
e questa casa
la mia unica casa.

continuo a camminare a piedi nudi
in mutande
sul caldo legno e mi sento bene
ho voglia di scrivere.

terça-feira, abril 10, 2007

amori paralleli





Com'è felice il destino dell'incolpevole vestale!
Dimentica del mondo,
dal mondo dimenticata.
Infinita letizia della mente candida!
Accettata
ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio.

Alexander Pope

domingo, abril 08, 2007



bonjour!

sábado, abril 07, 2007

mille nomi, mille storie, mille intrighi


Salonicco

Tessalonica

Θεσσαλονίκη, Thessaloniki

Therma

Selânik

La capitale dei rifugiati,
I Protévoussa ton Prosfígon

Madre dei poveri, Ftohomána

quinta-feira, abril 05, 2007

Epicuro - Lettera sulla felicità a meceneo


128
Una ferma conoscenza dei desideri fa ricondurre ogni scelta o rifiuto al benessere del corpo e alla perfetta serenità dell'animo, perché questo è il compito della vita felice, a questo noi indirizziamo ogni nostra azione, al fine di allontanarci dalla sofferenza e dall'ansia.
Una volta raggiunto questo stato ogni bufera interna cessa, perché il nostro organismo vitale non è più bisognoso di alcuna cosa, altro non deve cercare per il bene dell'animo e del corpo. Infatti proviamo bisogno del piacere quando soffriamo per la mancanza di esso. Quando invece non soffriamo non ne abbiamo bisogno.
129
Per questo noi riteniamo il piacere principio e fine della vita felice, perché lo abbiamo riconosciuto bene primo e a noi congenito. Ad esso ci ispiriamo per ogni atto di scelta o di rifiuto, e scegliamo ogni bene in base al sentimento del piacere e del dolore.


a mente fredda...


rubare pensieri...cosa significa? è forse un reato far conoscere?o forse è penoso? cosa significa rubare? trafugare espropriare strappare...a volte si ma a volte significa anche esportare senza appropiarsene diffondere regalare ad altri. Ed è sempre necessario comprendere o conoscere per poter regalare un emozione una parola un'immagine?? Gli animali le femmine e i maschi strappano e derubano per cibarsi sfamarsi di ciò che a loro manca ma per fortuna mi sento una donna incompleta ma con vitale sentimento di crescere, che dona forse qualcosa che non può donare. ecco tutto. niente di penoso. forse umile, non penoso nè animalesco e violento. Se capitasse a tutti forse sarebbe un mondo migliore.

domingo, abril 01, 2007

domenica


che idiota...avevo scritto un pò di pensieri su questo foglio ma distrattamente ho cancellato tutto se non il titolo.perchè non esistono aggeggi intelligenti?con un pezzo di carta non sarebbe mai successo. lo puoi strappare bagnare buttare ma le parole rimangono lì incise sulla cellulosa, che sia cartigenica o un foglio di un libro.

che nervi.credo che non potrò mai scambiare un buon vecchio libro uno di questi affari luminescenti e rumorosi.

riassumendo la mia famiglia sebbene frantumata dolorante e dolorosa è sempre mia e non posso sottrarmi al suo flebile calore anche se appena lo tocco vorrei rimanere per sempre qui, io la mia casa e il mio mare e scappare via dal dolore costante e da mia madre che vorrei schiaffeggiare quando la vedo piangere.ma so che non posso.

alla fine però un pò stonata per il vino che mio nonno mi versa di nascosto nel bicchiere penso al mio amore quello unico, io unica da non dividere con nessun altro un pò di buona musica una sigaretta anche se dovrei smettere

e tutto torna a posto.

terça-feira, março 13, 2007


stanca,

che giornata...

questa frenesia ci distrugge, distrugge tutto. la fantasia la passione il romanticismo.

fa spazio alla noia alla stanchezza alla rabbia alle nevrosi.

terribile

se solo avessi un po più di forze un po più di energie un po più di tempo

sarebbe meglio...o forse sarebbe una vita più frenetica e riusciremmo ad occupare anche quel po di tempo avuto. vorrei addormentarmi...

chiudere gli sognare stare accanto al mio amore caldo sotto le coperte

familiare tenero morbido.

mi addormenterei... ma ora non posso.

segunda-feira, fevereiro 12, 2007

Il mondo teme una proliferazione nucleare
incontrollata - io invece temo l'odio.

domingo, janeiro 21, 2007

доврый лень


buongiorno!!
che felicità imparare una lingua nuova, un nuovo modo di esprimere ciò che pensi ciò che ami ciò che assapori.
ruvida stretta forte la lingua russa quanto le emozioni che ti trasmette.
e allora...

до встречй!

sábado, janeiro 20, 2007


morirei
dalla voglia di mettere un occhietto in quella finestrina
per gurdarci dentro e sbirciare ciò che non mi appartiene come una piccola ladra di immagini
per guardare la gente che passa la vita del mondo della strada dei giornalai dei bar dei mercati senza essere vista come uno spione come chi vuole essere invisibile.
piccola piccola
sorridente

inno


oggi mi sento stanca mi sento impotente vorrei addormentarmi ma non è quello che realmente voglio vorrei saltere gridare abbracciare il mio amore ma non ne ho la forza sarà il tempo chi sa uggioso e buio. mi alzo guardo fuori dalla finestra il cielo è limpido sta per tramontare sarà stata un'impressione. come mi piacerebbe che ora bussassero alla porta, apro e trovo il mio amore che mi sorride. che bello sarebbe forse ora starà pensando a me sicuro. sono sicura che tutto ciò è dovuto alla stanchezza tanta non ho il tempo di riflettere i pensieri non li acchiappo e mi scivolano via. forse dovrei riprendermi il tempo per me stessa pe ri miei sogni per l'uomo che amo tanto per il nostro futuro per i nostri splendidi figli.
ora sorrido perchè so che mi ama. devo riposarmi per lui per me. non voglio farlo soffrire. vorrei una bella casa accogliente calda. ecco questa è un'altra cosa che mi fredda: l'alienazione di vivere in una casa deserta priva di calore e di relazioni. la mia camera è come un rifugio ma non ho bisogno di questo. vorrei una casa che si apra al mondo non che si ciuda e che respinga. tutta colpa di quelle beduine idiote. uffa. mi sono sfogata un po ora va meglio guardo una delle cupole delle chiese della mia città illuminata dalla luce gialina del tramonto.bella stavo parlando con pino(che di sicuro ha più ragioni di me di essere triste) che mi ha detto che a volte capita a tutti di essere un pò giù non è un dramma! ha ragione che stupida
un inno alla gioia questo o alla vita per fortuna disuguale ritmata a volte cadente a volte brillante meglio così sarebbe noiosa sennò. sorrido di nuovo scrivere mi fa rinascere continuo a sorridere ho inziato a pensare a tutto quello che ho! è davvero tutto splendido ed emozionante a cominciare da te da lui. sta calando la notte e con lei il mio respiro ho il corpo molto stanco i muscoli a pezzi e il cuore appoggiato sul tavolo.
mi riscaldo con la tazza del te ottima compagna sempre forse e meglio che vada ad abbracciare mia madre.

domingo, janeiro 14, 2007

rubinetti aperti.

flussi
d'acqua
di vita
di passioni amori emozioni.
Paura per l'origine,
paura per la fine,
paura per l'infinito.

Sgorga
il sangue della vita
come un fiume in piena
ad inondare il presente e il futuro
e a dimenticare il passato.

Chiamo imbecille chi ha paura di godere.

(da Noces à Tipasa in Noces, Albert Camus)