sexta-feira, novembro 30, 2007

Bertolt Brecht insegna.

e un altro giorno arriva...
Buongiorno signori e signore!
ma il mio mare dov'è? dove sono i panni stesi che si muovono al vento? le onde che si infrangono per la tramontana? l'azzurro del cielo e del mare?la mia finestra da cui poter vedere il sole?

sono lontani, nella mia casa altrove...i miei fiori le mie piante i miei raggi di sole al mattino...

ho voglia di tornare a casa per tutto questo, ma qui ho tanto altro... e allora?che si fa?
aggiustola mia bicicletta e vado sul mare un pò più lontano un pò più nero.
ma va bene così.
la mia prossima vita nella mia prossima casa forse col mio uomo con un cane con i fiori e un pò di mare dalla finestra.
A presto.

sábado, novembro 24, 2007

non lasciate che la polvere vi seppelisca.


da tempo non scrivo e non leggo questo blog, il mio. non ho avuto un attimo di tempo, e poi mi piace talmente tanto quella foto, l'ultima che avri voluta lasciarla lì.

cmq il tempo è passato e io sono distrutta dalle mille cose da fare. la mia camera purtroppo a preso una la strada del non ritornoepenso che tra un pò prenderò qualche malattia.

o quantomeno un'intolleranza alla polvere.

sono stanca ed è tardi quindi vi lascio con quest'immagine, che mi ritrae un pò sempre al vento avanti e dietro col suo ombrello rotto. vi lascio così, al vento.

quinta-feira, novembro 08, 2007

l'azzurro freddo.


cari lettori,

il freddo è arrivato qui nel sud, col suo vento gelido all'ombra e il caldo infuocante al sole.


A molti l'arrivo dell'autunno è motivo di tristezza, per me quando arriva il freddo significa che il nuovo anno è davvero iniziato. Capisco che qualcuno potrà dire "ma non sta finendo l'anno?".

Purtroppo per noi universitari non è così e alla fine ti fai l'abitudine!

Comunque l'anno è iniziato, Natale è alle porte, e io sono felice. (non per il natale si intende)

Ah che bello. sempre più indaffarati con lunghi sciarponi e i miei fantastici cappelli fuori, e dentro rigorosamente vestita da befana con annessi pantaloni dentro i calzettoni (con sommo piacere del mio amato). Il disordine fronteggiato fino a qualche settimana fa a preso il suo sopravvento, riprendendo il suo solito corso (montagne di vestiti su qualsiasi superfice piana, specie sedie che per il peso cadono, pile di giornali letti e non a terra a coltivare balle di polvere, fogli e oggetti sparsi proporzionati alla lunghezza e larghezza del mio tavolone, libreria e zona computer sommersa da tazzine di caffè bicchieri biglietti del treno bucce di manderino posaceneri o altri oggetti utilizzati da posaceneri).

La mia vita insomma riprende il suo corso in continuo mutare, compresa la mia attività cerebrale. Proust, Salinas, Eliot e petrodollari mi accompagnano nel combattere la mia pigrizia che spesso sopraffae la mia curiosità.


Oggi poi situazione assolutamente paradossale. Mi vedo con una tipa da molto tempo dispersa e nello stesso luogo, ovvero la facoltà di lingue (non la mia facoltà), ne incontro una ancora dispersa da quasi 2 anni. Pazzesco. Cmq alla fine abbiamo seguito quella che doveva essere una presentazione di uno spettacolo teatrale di dostojevski ma che con tutto aveva a che fare fuorchè la letteratura russa.


e altro ancora ma ora sono stanca di scrivere e voi sicuramente di leggere...buon autunno a tutti.