e tutto cominciò attraverso lui, il mare e le acque
mi accompagnarono durante il percorso
nell'attesa di lasciarmi andare.
Vento voci e luci da madrine
la piaggia e le onde da amantiMi insegnarono a camminarea soffriree quindi ad amare.loro coì perfetticosì esattimi hanno fatta così imperfettascivolosadistantesola.Ma ora le cose son cambiatedi rado li sento ancoraaccompagnarmie bussare alla mia portain quein momenti di malinconiadi mancanza le loro carezze leggeresulla tuapellesulle tue membrae tornare come un ricordo freddo.Nè per cattiveriaNè per noiache i figli si abbandonanosi lasciano andaresi allontanano con gli occhi chiusisenza guardareper lasciarli tra nuove bracciapiù caldepiù umane...un altro lui più umano con cui assaporare il divino.
sexta-feira, junho 09, 2006
nuova vita
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